I cambiamenti possono spaventare e confondere, soprattutto quando non sappiamo cosa succederà e quali conseguenze avremo. Ma la paura e la confusione molto spesso non ci permettono di immaginare conseguenze positive.
Questo immaginario negativo può essere alimentato dal dover rimanere a casa, lontano da amici e familiari, senza scuola, etc., facendoci rimanere ancorati a sensazioni e pensieri spiacevoli che ci fanno vivere con maggiore difficoltà questo periodo, con possibili ricadute a lungo termine.
Raccogliere e focalizzare l’attenzione sul positivo, può sostenerci nel sentire come lo stesso stare a casa, senza scuola e palestra, isolati, potrebbe offrirci qualcosa che prima faticavamo a prenderci: potremmo ad esempio avere a disposizione più tempo per conoscerci e capire cosa ci piace; per stare insieme e fare attività mai fatte prima; per parlare di più in famiglia e riprendere i contatti con chi non sentivamo da tanto e ci manca; per scoprire nuovi hobbies o riprendere in mano quelli messi da parte; per accrescere alcune nostre competenze; per guardare con più attenzione e tempo dentro e fuori di noi…
Lo stesso discorso vale per i bambini: possono essere tristi e dispiaciuti per non poter vedere i loro migliori amici; o ferocemente arrabbiati perché non possono fare ciò che vogliono.
Accompagniamoli a riconoscere ed esternare in maniera sana le proprie emozioni, e prima di andare a dormire sosteniamoli a fare una sintesi della giornata, portando l’attenzione ai momenti piacevoli. È possibile rendere anche questa un’attività piacevole e facilmente accessibile alla comprensione dei bambini, trasformandola in un’attività ludica e creativa. Per far ciò è possibile ad esempio costruire o disegnare insieme un albero senza foglie. Ogni sera aggiungere su un ramo un simbolo che rappresenta un’attività gradita, un momento piacevole passato insieme, un nuovo apprendimento… qualcosa insomma che sintetizza e fissa nella mente del bambino (e nella vostra) il positivo che potete raccogliere dalla giornata.

Ma soprattutto, è indispensabile riuscire a trasmettere fiducia. Anche perché i piccoli non aspettano le spiegazioni degli adulti per interpretare il mondo, ma si creano una loro personale idea. Per questo è fondamentale parlare con loro, anche per evitare che la loro idea si formi sbagliata o confusa. Evidenziare ad esempio gli aspetti che ci possono sostenere e rassicurare, come il fatto che ci sono tanti esperti in tutto il mondo che stanno lavorando per trovare una soluzione.
Il pensiero positivo può aiutare a sentirsi meglio. Se penso che è una catastrofe tutto attorno a me prenderà quella forma. Se penso che è difficile ma ce la posso fare tutto prenderà invece un aspetto migliore.
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I contenuti sono realizzati da ❧ Dott.ssa Rita Gatto Psicologa dello Sviluppo, Educazione e Benessere (Albo Lazio 23392); Operatrice di Training Autogeno.